È giunto il tempo del silenzio

ora cimiteriale e misterioso,

un silenzio che lascia tracce

disatteso da parole incerte,

per scacciare ansie fuori dalla porta.

Annidati fra le mura, ci conforta

il profumo del pane fatto in casa,

odiamo echi d’ambulanze

e la TV sciorina la sterile conta

di chi ce l’ha fatta e di chi non.

Mai come ora,

il tempo resta fuori casa,

dalle finestre sprazzi di luce

irraggiano i cortili, e le notti,

che non sono più le stesse

sognano un abbraccio vero

ora interdetto senza colpa alcuna.

Ci accomuna l’essere persone

uguali al cospetto dell’oscuro,

che alzano gli occhi del coraggio

con o senza mascherina, isolati

nel desiderio di vincere la paura,

di non restare più da soli

destarci all’alba d’un mondo migliore

stringersi la mano con nostalgia,

riprenderci a pieno la vita

e lasciarci accarezzare dal sole,

ora che invecchiare è privilegio.

Autore Sante Serra

picc

picc@memorialcorradogiachino.it

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