Una polvere sottile
oscura questa nuova primaveraSono ceneri impalpabili
che si spostano da una città all’altra
scia silenziosa di un rosario senz’alibiAnche i fiori…quelli minuscoli
immobili sul ciglio delle strade
reclinano il capo al loro passare
attenuando i loro coloriOsservo le polveri in controluce
e mi chiedo se davvero percepiamo
ciò che abbiamo perdutoMuto guardo mani stanche
raccogliere urne grigie
non abbiamo nemmeno più
la forza di piangereFinirà questa primavera
che come uragano annunciato
ha abbattuto le nostre piante anticheResteranno le loro radici
ad esse avviciniamoci con rispetto
ci aiuteranno a ritrovare
la via dell’acquaEssa placherà la sete di queste gole
riarse e rabbiose
oggi colme solo di polvere e cenere…